mercoledì 1 gennaio 2014

Mino Frasca: Napolitano e Grillo. Tanta attesa per ascoltare le solite banalità. E' questa la politica che ci meritiamo?

Ripenso al discorso di ieri sera di Napolitano. E' stata strana l'impressione che ho avuto. 
Ho visto un uomo solo che non riesce a trovare la chiave per rendere produttivo il futuro.  
Ho visto una grande contraddizione, quando si evocano insieme le riforme costituzionali - certo necessarie - e la riforma della legge elettorale. 

Le due cose non stanno insieme perché un Parlamento delegittimato, ricordiamolo, dalla sentenza della Corte Costituzionale, può solo fare la nuova legge elettorale e poi alle elezioni".
Dall'altra parte poi penso al contro discorso di Grillo, tanto annunciato, tanto atteso, ma non meno deludente dell'altro. Ho sentito attacchi demagogici, sproloqui, invettive, ho sentito frasi del tipo "Chi non ha fede nella Repubblica dei Partiti e nei suoi trombettieri è un povero miscredente, un populista, un terrorista mediatico, un potenziale camorrista, un neo brigatista. 
Non si mette in dubbio la parola del signore quando il suo nome è Napolitano".  
Non credo siano ammissibili neppure certi eccessi... non è questa la politica nella quale mi vedo e che voglio per il mio paese e poi ho un dubbio: ma Grillo si è accorto che ormai della classe politica fanno parte anche tutti i suoi parlamentari?


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