Ormai il Capo dello Stato - fa e disfa' le cose a suo piacimento. La vicenda del cosiddetto decreto "salva Roma" e del successivo decreto "mille proroghe" e' emblematica: il Presidente se la prende con le Camere quando e' chiaro a tutti che il vero problema e' un governo incapace ed inetto.
La verita' e' che Napolitano e' sempre piu' un Monarca e sempre meno il Presidente di una Repubblica che a tutt'oggi si definisce parlamentare. Si fa scudo della Costituzione quando fa comodo, ma poi la cambia quando non corrisponde alle sue esigenze. Quest'anno forse abbiamo bisogno di mandargli un messaggio. Il suo, quello che recitera' a reti unificate la sera del 31 dicembre, sara' il solito esercizio di retorica di parte con qualche spruzzatina di ipocrisia.
Il mio e degli altri che vorranno farlo, sara' molto piu' sobrio: nel momento in cui il Capo dello Stato prendera' la parola io spegnero', con rispetto, la Tv e mettero' un tricolore alla finestra per ricordargli che il Paese ha bisogno di un Presidente che sia di tutti e non di una sola parte. Per rammentargli che la Costituzione va rispettata sempre e non solo quando fa comodo e che, se deve essere aggiornata come io credo ,debbano farlo il Parlamento o il Popolo sovrano e non una nomenclatura istituzionale che non e' legittimata a modificarla. E per fargli presente ancora una volta che questo Paese, almeno dal 1946, e' una Repubblica e non una Monarchia ed intende rimanere tale!
La verita' e' che Napolitano e' sempre piu' un Monarca e sempre meno il Presidente di una Repubblica che a tutt'oggi si definisce parlamentare. Si fa scudo della Costituzione quando fa comodo, ma poi la cambia quando non corrisponde alle sue esigenze. Quest'anno forse abbiamo bisogno di mandargli un messaggio. Il suo, quello che recitera' a reti unificate la sera del 31 dicembre, sara' il solito esercizio di retorica di parte con qualche spruzzatina di ipocrisia.
Il mio e degli altri che vorranno farlo, sara' molto piu' sobrio: nel momento in cui il Capo dello Stato prendera' la parola io spegnero', con rispetto, la Tv e mettero' un tricolore alla finestra per ricordargli che il Paese ha bisogno di un Presidente che sia di tutti e non di una sola parte. Per rammentargli che la Costituzione va rispettata sempre e non solo quando fa comodo e che, se deve essere aggiornata come io credo ,debbano farlo il Parlamento o il Popolo sovrano e non una nomenclatura istituzionale che non e' legittimata a modificarla. E per fargli presente ancora una volta che questo Paese, almeno dal 1946, e' una Repubblica e non una Monarchia ed intende rimanere tale!
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