NARDÒ - Continua a persistere lo stato di terrore in cui sono caduti i cittadini di Nardò a causa dei continui inviii da parte del Comune di cartelle esattoriali inerenti il recupero di tasse di Tia, Imu, Tosap, Pubblicità, Passi carrabili, ed una serie infinita di tributi vari. Una situazione che sta diventando ingestibile, sia per il lavoro svolto in modo approssimativo da parte della ditta appaltatrice CERIN sia per lo stato di agitazione che si sta diffondendo tra i neretini. Il gruppo consiliare di Forza Italia, a seguito della situazione verificatasi, chiede l'immediata presa di posizione ed intervento del Sindaco Risi, affinchè si adoperi per verificare metodi e principi secondo i quali sono stati avviati i processi di verifica e di conteggio delle singole imposte.
Il Sindaco, infatti, avendo anche la delega al Bilancio, non può rimanere sordo difronte alla richiesta di chiarimenti non solo dei consiglieri d'opposizione, ma da parte di tutti i cittadini. Ben noti sono i 2 milioni e 500mila euro di debito fuori bilancio che pesano sul Palazzo comunale, ma per sanare debiti causati da una precedente mal gestione politica, non possono essere vessati in modo così arbitrario ed ingiusto i singoli cittadini. Più volte i consiglieri Presta, Dell'angelo Custode e Bianco hanno posto al centro del proprio dibattito il modo di operare della ditta Cerin, più volte hanno chiesto l'intervento ed il parere del primo cittadino sulla questione specifica e più in generale sul metodo di riscossione ed hanno chiesto inoltre di valutare in modo opportuno e tecnico l'accaduto.
C’è da dire che prima di loro, circa 10 mesi fa, si sono mossi i consiglieri provinciali Frasca e Siciliano. In data 23 gennaio 2013 i consiglieri chiesero al Sindaco Risi, attraverso una lettera regolarmente protocollata, di analizzare con attenzione delle evidenti e gravi inadempienze contrattuali, proprio sul rapporto con la Cerin, ma da allora ad oggi non solo non è giunta nessuna risposta ma non è stato messo in atto nessun processo di autotutela.
"I cittadini ormai sono esausti di questo modo di fare, - precisa Presta - sono stufi di ricorrere ad avvocati, caf e commercialisti per verificare ogni volta se la pretesa del comune è dovuta o è esatta. Ogni richiesta di tasse a Nardò si trasforma in un calvario e non si sa mai se la legge viene rispettata fino in fondo o è una approssimazione dell’ufficio economico finanziario, del sindaco o dell’assessore di turno."
"Continuiamo a pagare solo debiti fuori bilancio, - aggiunge Bianco - e professionisti che ci assistono nel perenne contenzioso. Siamo arrivati al disastroso punto di non poterci fidare nemmeno del nostro Comune. Tale stato di cose dura ormai da molti anni, e non è più tollerabile."
"Non è tollerabile lo sperpero di denari pubblici per dirigenti strapagati, inefficienti e mai responsabili dei danni morali e materiali che procurano alla nostra città. Non è più tollerabile lo sperpero di denaro pubblico - conclude Dell'Angelo Custode - per pagare profumatamente società di Esazione (San Giorgio) o di presunta consulenza (Cerin) che accertano e richiedono tasse per il comune di Nardò senza mai essere puntuali e professionali e senza responsabilità alcuna per i danni causati."
Prendendo atto della situazione, i consiglieri di Forza Italia chiedono che i consiglieri, in toto, con un atto di responsabilità dovuto ai cittadini che hanno conferito loro mandato, rendano conto del reale operare dell'amministrazione e verifichino se effettivamente si intravedano abusi o imprecisioni ai danni dei neretini. Laddove dovesse risultare quando dai Noi sostenuto, chiediamo che vengano tutelati i cittadini dai danni causati da una errata gestione politica e tecnica e che il Sindaco Risi, si prenda la proprie responsabilità.
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