venerdì 30 agosto 2013

La revoca alla Cerin, secondo Mino Frasca, è motivata. Per cui il rapporto andrebbe chiuso

NARDO' - Il consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca torna a chiedere senza mezzi termini la risoluzione del rapporto con la società incaricata della riscossione dei tributi.

Il consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca torna a chiedere con forza all’amministrazione comunale di Nardò la revoca dell’incarico alla Cerin, la società che si occupa della riscossione dei tributi comunali e che sarebbe “colpevole” di numerose inadempienze contrattuali. Una richiesta che Frasca “gira” alla Commissione di Controllo e Garanzia di Palazzo Personè, che lunedì 9 settembre discuterà della questione.

            “Chiedo all’amministrazione comunale neretina - dice Frasca - un gesto semplicissimo di buon senso, che consenta all’ente di risolvere finalmente il rapporto contrattuale con la Cerin, fin qui paradossalmente costellato di anomalie. La Commissione di Controllo, il prossimo 9 settembre, può essere l’occasione giusta per formalizzare al Sindaco e alla sua Giunta quello che sarebbe molto più di un indirizzo politico.

            I motivi per la revoca dell’incarico, del resto, sono gravi e numerosi. Innanzitutto, la scelta di Cerin di impiegare le quattro unità lavorative previste in turni solo al mattino, dal momento che il contratto prevedeva turni al mattino e al pomeriggio e persino il sabato mattina. Poi il fatto inspiegabile che una di queste unità, per oltre due anni, è stata retribuita da un’altra società che ha rapporti con il Comune di Nardò. Inoltre, la circostanza altrettanto inspiegabile per cui uno dei servizi contrattualmente affidato alla Cerin è stato svolto da un’altra azienda per 200 mila euro e quindi con un esborso di denaro che non doveva esserci, perché ricompreso contrattualmente nell’incarico alla Cerin. Ancora la questione oscura della banca dati che il Comune dice di non aver mai avuto da Cerin e che Cerin, viceversa, sostiene di non averla mai avuta nella propria disponibilità perché datata al 1997. Punto, peraltro, che apre drammaticamente il problema di una probabile riscossione effettuata su dati molto vecchi e quindi falsata. Infine, la circostanza ultima che ha visto la Cerin preannunciare il dimezzamento delle indennità ai dipendenti, in virtù della parziale contrazione che il Comune ha fatto degli esborsi alla Cerin in attesa di chiarimenti sulle varie questioni.

Non credo francamente - conclude il consigliere provinciale - che serva altro e il Comune farebbe prova di irresponsabilità se non procedesse subito alla revoca dell’incarico. Ci sono ampie ragioni sia di carattere giuridico che di buon senso ad imporre una soluzione di questo tipo, a cui spero la Commissione di Controllo e Garanzia possa indirizzare nei prossimi giorni. La proposta che faccio al presidente Presta e ai consiglieri componenti della Commissione è quella di votare all’unanimità una richiesta di revoca dell’incarico che Sindaco e Giunta a quel punto avrebbero l’obbligo di non ignorare e che consentirebbe all’ente, sebbene in ritardo, di tutelarsi”.

martedì 13 agosto 2013

Riconoscimento al Presidente della Blu Hotel

NARDO' -  Si è conclusa ieri sera, presso il Blu Salento Village nella marina di Sant'Isidoro in Nardò, la cerimonia di consegna delle targhe di riconoscimento al Presidente della Blu Hotel S.p.A. Dott. Nicola RISATTI ed al Direttore del “Blu Salento” Maurizio Del Gatto, rispettivamente per il ventennale dalla fondazione dell’azienda e per l’impegno profuso da quasi dieci anni nella sua gestione.

 I riconoscimenti sono stati consegnati, a nome della Provincia di Lecce, dall’assessore al  turismo Dott. Francesco PACELLA, dal Consigliere Provinciale e Presidente della Società Gestione Multipla S.p.A. Mino Frasca ed il vice coordinatore cittadino del PDL Roberto MARTANO.

 L’evento ha messo in risalto l’impegno degli organi politici comunali e provinciali nella crescita del turismo salentino che ormai da diversi anni denota un trend in netta risalita. Infatti il Blu Salento Village Lavora da maggio ad ottobre  portando clientela anche estera promuovendo il Salento in tutta Europa.

mercoledì 7 agosto 2013

Dietro-front sulla grande isola pedonale a Santa Caterina: ecco perché

NARDO' - Niente isola pedonale a Santa Caterina. A Sant'Isidoro, invece, la pedonalizzazione del lungomare va avanti ma con la contrarietà del consigliere provinciale del Pdl.

Novità estive continue nei piani traffico ideati, evidentemente in ritardo, da parte dell'Amministrazione comunale che, però, ci ha abituati a questi blitz poco pubblicizzati e mai annunciati, probabilmente per evitare ricorsi al Tar. In ogni caso due sono i motivi che hanno spinto i vertici di palazzo Personè a bloccare l'esperimento che avrebbe interdetto al traffico mezza Santa Caterina a partire dal “canalone” della spiaggetta. Gli addetti del Comune, infatti, hanno rilevato che il novanta per cento del traffico proveniente da Lissandri e Santa Maria si dirige verso Santa Caterina ma solo perché è di passaggio e supera la località imboccando via Pietro Micca, come da ventennale abitudine. Nessuna congestione, quindi, è stata rilevata in via Fumarola né le analisi dei fumi e dell'inquinamento hanno rilevato particolari picchi. Segnale che scopre le inutili preoccupazioni di quanti volevano la ztl lì sopra i quartierino. In ogni caso l'esperimento traffico è solo rimandato: se gli amministratori riscontreranno problemi di eccessiva viabilità in tutta la zona provvederanno a chiudere l'intera circolazione dal canalone e fino alla piazzetta dalle 22 fino alle due di notte, come previsto in delibera.

“La pedonalizzazione della litoranea di Sant’Isidoro è una scelta sbagliata – evidenzia, sull'altro tema, Mino Frasca - visto che evidentemente finirà per penalizzare i commercianti. Tra tutelare le esigenze di questi e fare un favore al villaggio turistico e ai suoi ospiti, mi pare che si sia chiaramente optato per la seconda ipotesi. L’economia della marina di Sant’Isidoro, però, riceve un contributo formidabile da quelle attività commerciali e assai meno dai residenti del villaggio, che vi escono di rado e quando lo fanno, vanno a spendere prevalentemente lontano da Sant’Isidoro. In questa vicenda – conclude ironico - scopriamo finalmente un sindaco decisionista, che rispolvera una convenzione vecchia di dieci anni e la fa applicare. Ma nulla accade per caso, visto che nella situazione specifica, considerato che i commercianti del posto sono tutti di Copertino, non incidono interessi elettorali diretti e gli umori dei cittadini sono tenuti in altra considerazione”.

martedì 6 agosto 2013

Cerin e farmacia comunale. Il sindaco Risi sordo a tutte le sollecitazioni

NARDO' - Il consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca accusa Marcello Risi di inerzia.

Offensiva del consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca nei confronti del sindaco di Nardò Marcello Risi, sollecitato su questioni molto importanti dal punto di vista amministrativo e rimasto sempre puntualmente silente.
"Non è certo una situazione confortante per i cittadini di Nardò - evidenzia - quella di un Sindaco sempre sordo e silente sui richiami e le sollecitazioni che provengono da maggioranza e opposizione. Delle due l'una: o pensa di essere infallibile oppure semplicemente da qualche tempo è assente dalla scena politica e istituzionale. Ipotesi entrambe ugualmente preoccupanti. La vicenda Cerin, che penalizza da sempre il Comune di Nardò, o quella dell'assunzione alla farmacia comunale, su cui da tempo il Pdl cittadino chiede chiarezza, sono questioni importanti la cui problematicità sembra non sfiorarlo neppure. Per la farmacia, ad esempio, c'è una conclamata situazione di illegittimità e una sollecitazione della Commissione di Controllo a rimuovere il presidente della società di gestione. Per la Cerin risultano una serie di inadempienze contrattuali che arricchiscono il quadro di un rapporto che all'amministrazione comunale e alla comunità neretina ha solo procurato problemi. Non capisco cosa aspetti Risi ad agire nell'uno come nell'altro caso, ad assumere una posizione forte e decisioni conseguenti a tutela dell'interesse del Comune e di quello della città. Accolga i richiami e si muova di conseguenza - conclude Mino Frasca - rimuovendo il presidente di Nardofarma per il suo a dir poco discutibile management e revocando l'incarico alla Cerin per le gravi e perduranti inadempienze".